Nuove assunzioni anche in Campania, arriva la modifica all’emendamento della Legge di Bilancio, tutte le novità.
Il tempo stringe e il 31 dicembre è sempre più vicino, l’ultimo giorno in cui il Parlamento italiano potrà approvare la Legge di Bilancio 2026, scongiurando così l’ipotesi dell’esercizio provvisorio.

Anche quest’anno è tutt’altro che facile il percorso verso l’approvazione del documento economico al quale la politica dovrà fare riferimento nei prossimi dodici mesi. A far discutere maggioranza e opposizione negli ultimi giorni è stato proprio il “taglia e cuci”, alla ricerca delle coperture e dei fondi a disposizione, proprio a causa delle risorse limitate.
Nell’iter parlamentare resta l’incognita di Opzione Donna, dopo la bocciatura dell’emendamento per la proroga, che è stato respinto in commissione Bilancio del Senato, a causa proprio della mancanza di copertura finanziaria. Proprio come nel caso di altre proposte come la tassazione agevolata al 5% sugli aumenti contrattuali e il Piano Casa, non è escluso che anche la pensione anticipata per le donne possa rientrare nel dibattito politico della Manovra economica.
Legge di Bilancio: quale futuro per Opzione Donna?
Mettere d’accordo le esigenze dei cittadini e i criteri del Patto di stabilità europeo, sarà tutt’altro che facile. Proprio il tema del lavoro riguarda in particolare il Sud Italia e la Campania. Nelle ultime ore Fratelli d’Italia ha corretto l’emendamento riguardante la decontribuzione per le assunzioni nel Mezzogiorno, a prima firma del senatore pugliese Ignazio Zullo.
Le modifiche sono state necessarie dopo le dichiarazioni di inammissibilità per ragioni di coperture economiche, dal momento che la proposta chiedeva di far fronte al costo della misura incrementando il Fondo per lo sviluppo e la coesione.

L’emendamento prevede ora che la copertura sia a carico delle risorse disponibili del Fondo per il periodo di programmazione 2021- 2027. E ha l’obiettivo di “sostenere i livelli di crescita occupazionale nel Mezzogiorno”, oltre che “contribuire alla riduzione dei divari territoriali”.
Potranno beneficiare della decontribuzione a loro carico, tutti i datori di lavoro privati che assumono nuovo personale a tempo indeterminato in Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Sicilia, Calabria, Puglia e Sardegna. Dall’iniziativa sono esclusi gli imprenditori che operano nel settore agricolo e che assumono con contratti di lavoro domestico.
Nuove assunzioni nel Sud Italia: tutte le regole per la decontribuzione
Se l’emendamento sarà approvato, i datori di lavoro saranno esonerati dal versamento dei contributi previdenziali, “con esclusione dei premi e contributi dovuto all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro”.
Sono esonerati infine, anche gli imprenditori del settore privato che non rientrano “nella nozione di microimpresa o di piccola e media impresa”. Al contrario, spetterebbe fino al 2029 a tutti quelli che assumono a tempo indeterminato per effetto di un investimento iniziale avviato dal prossimo primo gennaio.





