Protetta a est e a ovest, Napoli vive un dicembre mite e luminoso: gelate quasi inesistenti e un clima che, più che inverno, somiglia a una seconda primavera.
È risaputo che il mese di dicembre in Italia non è mai uniforme dal punto di vista del meteo. Il Paese solitamente si spacca in tre zone ben distinte le une dalle altre.

Nelle regioni del nord si è già in pieno inverno. Si assiste al gelo, alle prime nevicate, alle nebbie che imperversano per giorni. E, soprattutto, non si superano quasi mai i 7 gradi. Al centro dicembre è più morbido dal punto di vista delle temperature ma comunque instabile. Ci sono molte piogge, cieli grigi e perturbazioni atlantiche. Il sud Italia, invece, pare seguire regole proprie.
È nel meridione che il mar Mediterraneo mostra appieno tutta la sua forza. Trattenendo il calore accumulato per diversi mesi, il mare poi lo rilascia pian piano fino alla fine dell’anno. È proprio per questo che Napoli diviene a dicembre una delle città più miti del Paese. Una vera e propria eccezione climatica rispetto al resto d’Italia. Le sole caratteristiche del mar Mediterraneo, però, non bastano a “giustificare” il clima tutto sommato piacevole.
A Napoli a dicembre un clima stabile, vivibile, dolce
È la posizione del capoluogo partenopeo a fare il resto. A est la barriera degli Appennini blocca di fatto gran parte delle correnti fredde. Dall’altro lato, ad ovest, il golfo che bagna la città mitiga ogni sbalzo climatico. La stessa influenza del mare rende pressoché impossibili sia le gelate sia i bruschi raffreddamenti. Ciò che ne deriva è un clima stabile, vivibile, per dirlo con un’unica parola: dolce.
E sono i numeri a raccontare la condizione privilegiata del capoluogo della Campania. Le temperature massime medie oscillano tra i 12 ed i 14 gradi, le minime scendono molto difficilmente al di sotto dei 6 o 7 gradi. Il sole fa capolino molto più spesso rispetto ai territori del centro e del nord, le gelate sono pressoché inesistenti e l’escursione termica è veramente bassa. Del resto, chi vive o frequenta abitualmente la città di Napoli lo sa bene.

Alla metà di dicembre è ancora molto comune osservare avventori seduti all’esterno sul lungomare Caracciolo, bimbi che corrono, corridori in tenute leggere e turisti con giubbotti aperti. Non un vero e proprio inverno, insomma, ma una seconda primavera, un autunno mite. L’atmosfera, mentre magari ci si aggira tra le stradine del centro storico, è quella di una luce morbida. Il mare del golfo è calmo anche quando c’è vento che arriva.
Ci sono altri centri del sud Italia come Cagliari, Reggio Calabria o Bari che hanno simili condizioni, ma Napoli parrebbe distinguersi per un equilibrio climatico pressoché perfetto. Non essendo esposta ai venti, geograficamente protetta, la città è caratterizzata da una mitezza che perdura fino al mese di gennaio.





