Le indagini dei carabinieri hanno documentato settimane di violenze sessuali e maltrattamenti su quattro ospiti affetti da gravi patologie psichiche.
Costringeva gli ospiti della casa di riposo, tutti affetti da gravi patologie psichiche, ad avere rapporti sessuali. Poi li maltrattava, aggredendoli sia fisicamente sia verbalmente. L’orrore è stato scoperto sull’isola di Capri dai carabinieri.

Le condotte dell’indagato, operatore sanitario presso la struttura, sono state immortalate dagli occhi elettronici dei militari che per settimane hanno registrato plurime condotte di violenza carnale e abuso. L’uomo è stato arrestato poche ore fa dai carabinieri della stazione di Capri, in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip di Napoli su richiesta della IV sezione Fasce deboli della Procura della Repubblica partenopea.
L’operatore, che si trova ora agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, è accusato di violenza sessuale e maltrattamenti. Reati aggravati dall’abuso delle condizioni di inferiorità fisica e psichica delle vittime, nonché dalla qualifica di incaricato di pubblico servizio, da questo rivestita nel suo ruolo di Oss. L’inchiesta dei carabinieri è stata condotta dalla metà di ottobre alla fine di novembre 2025. In campo i militari di Capri con il supporto del Nucleo operativo della compagnia di Sorrento.
Capri, incubo nella casa di riposo
È emerso che l’indagato sfruttava le condizioni di minorata difesa degli ospiti della struttura a lui affidati, per costringerli a rapporti sessuali. Ciò avveniva mentre si trovava solo con loro per necessità di assistenza o durante le operazioni di igiene personale, giungendo spesso a maltrattarli.
La corposa attività tecnica di videoregistrazione ha consentito di documentare, nel corso delle tre settimane circa di svolgimento, diverse condotte di violenza carnale e abuso. Sistematicamente portate a termine durante i turni di servizio dell’uomo.

Le vittime accertate risultano essere quattro anziani ospiti della struttura, tre donne e un uomo, tutti affetti da gravi patologie psichiche inabilitanti. “L’investigazione posta in essere, – ha scritto in una nota il procuratore Raffaello Falcone – pur nella brevità del periodo considerato, ha consentito di raccogliere elevati elementi indiziari a carico dell’uomo. Per i quali si sono configurate le aggravanti di sfruttamento della condizione di minorata difesa delle vittime e dell’abuso”.
Per la Procura l’abuso si è configurato sia in relazione alla dimensione “domestica” sia d’autorità. Relazione insita nella funzione rivestita dall’uomo, operatore sanitario alle cui cure gli anziani erano affidati. Come già accennato, dopo la notifica del provvedimento, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico presso la sua residenza, come da ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Napoli.





