Gaza–Napoli, il corridoio umanitario che cura ciò che la guerra distrugge: al Santobono una bimba di 7 anni

Salma, 7 anni, porta sul corpo le ferite della guerra. Ora il Centro Ustioni Pediatrico del Santobono le garantirà un percorso di cure specialistiche.

Dalla Striscia di Gaza all’ospedale Santobono di Napoli per ricevere cure specialistiche. Una piccola paziente di 7 anni sta ricevendo assistenza nel capoluogo partenopeo per alcune ferite da scoppio.

La piccola Salma con i suoi familiari
Gaza–Napoli, il corridoio umanitario che cura ciò che la guerra distrugge: al Santobono una bimba di 7 anni (ANSA FOTO) – NapoliCityrumors.it

La bambina è arrivata la notte scorsa all’Aorn Santobono Pausilipon di Napoli. Presentava gravi ustioni di secondo e terzo grado provocate da uno scoppio. Le ferite, già parzialmente trattate a Gaza, richiedono ora interventi mirati e altamente specialistici che saranno effettuati presso la Uosd Chirurgia plastica e Centro ustioni pediatrico dell’ospedale pediatrico partenopeo, diretta da Marcello Zamparelli.

Dai primi accertamenti effettuati, la bambina presenta cicatrici estese sul volto, sul collo, sul petto e su un braccio. Sarà predisposto un percorso terapeutico specifico volto al miglior recupero funzionale ed estetico possibile. La bimba è arrivata in Italia nell’ambito della missione Medevac. È atterrata all’Aeroporto di Ciampino con un volo militare, sotto la supervisione della Cross di Pistoia e con il coordinamento dell’Unità di Crisi della Farnesina.

La famiglia, originaria di Gaza City, si è detta “spaesata”

Ad accoglierla in Italia c’era un’ambulanza del 118 della Asl Napoli 1 Centro che, nelle ore notturne, ha provveduto al trasferimento in sicurezza fino al presidio ospedaliero Santobono di Napoli. Ad accompagnare la piccola la mamma, il papà e due fratellini di 5 e 9 anni. La famiglia, originaria di Gaza City, si è detta “spaesata”. Nonostante la stanchezza del viaggio, l’unico desiderio è che la piccola Salma, questo il suo nome, possa ricevere le migliori cure possibili e intraprendere un percorso terapeutico seguito da specialisti dedicati.

Grazie al supporto della Fondazione Santobono Pausilipon, la famiglia sarà ospitata in uno degli alloggi messi a disposizione. Sarà garantito un ambiente sereno, protetto e vicino all’ospedale durante tutto il periodo di cura. Più volte anche nei mesi scorsi l’ospedale partenopeo ha accolto bimbi e adulti provenienti dalla Striscia di Gaza, ancor prima che entrasse in vigore il cessate il fuoco.

L'ospedale Santobono di Napoli
La famiglia, originaria di Gaza City, si è detta “spaesata” (ANSA FOTO) – NapoliCityrumors.it

L’arrivo di questa piccola paziente – ha detto Rodolfo Conenna, direttore generale dell’Aorn Santobono Pausilipon – e l’accoglienza della sua famiglia rappresentano una nuova testimonianza dell’impegno nostro e di tutte le istituzioni coinvolte nel garantire assistenza medica e umana ai piccoli pazienti provenienti da scenari di crisi e alle loro famiglie.

Il nostro Centro Ustioni Pediatrico, riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, per competenze e capacità assistenziali, assicurerà alla piccola un percorso terapeutico adeguato. Si conferma ancora una volta, quindi, il ruolo attivo dell’ospedale pediatrico Santobono Pausilipon in tutte le operazioni di assistenza sanitaria internazionale”.

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