Idee chiarissime e sincerità al massimo: Pier Silvio Berlusconi dice apertamente di che cosa ha bisogno il partito fondato da suo padre nel 1994. “È proprio ora di cambiare”.
Pier Silvio Berlusconi ha incontrato la stampa a margine del resoconto dell’anno di MFE-Mediaset, e si è mostrato molto soddisfatto di quanto fatto a Cologno Monzese nei confronti del principale concorrente, che in Italia è la Rai. Per il terzo anno consecutivo, dice il 56enne vicepresidente esecutivo ed amministratore delegato del gruppo, Mediaset ha primeggiato sulla Rai in quanto ad ascolti.
“Rai con la quale comunque il rapporto resta disteso e cordiale”, ci ha tenuto a sottolineare il figlio de il fu Silvio, fondatore di Forza Italia. Da molto tempo Pier Silvio si è dedicato a Fininvest, Mediaset, MFE (MediaForEurope, che oltre a Mediaset abbraccia network in Olanda, Spagna, Portogallo e Germania) e con grande profitto. Lo dimostrano i risultati.
Pier Silvio Berlusconi: “Io candidarmi?…”
C’è chi invoca una sua discesa in politica, per potere compiere il percorso fatto a suo tempo dall’illustre padre. Ma lui sgombra il campo da queste voci, parlando di questione che non esiste, almeno ad oggi. Lui è concentratissimo a fare bene con le aziende di broadcasting che sono da ritenere di famiglia. Oltre a parlare di Mediaset, c’è spazio proprio per alcune battute sulla politica.
Come è facile immaginare, Pier Silvio Berlusconi da sempre ha abbracciato la filosofia politica di suo padre e di chi ne ha condiviso la discesa in questo campo, nell’ormai lontano 1994. Secondo la sua visione, Pier Silvio è dell’idea che l’attuale governo stia facendo bene, nonostante una congiuntura economica e sociale molto difficile, sia all’interno dei confini nazionali che all’estero.
“E Giorgia Meloni è il miglior primo ministro che ci sia in Europa”. Invece qual è il suo pensiero su Forza Italia? Il partito fondato da suo padre ha conosciuto una larga diffusione per anni, salvo poi andare incontro ad un forte ridimensionamento. Oggi c’è stata una nuova crescita, ma comunque lontana da quelli che furono i migliori risultati di una volta.
“Grazie a Tajani ma…”
Senza volere mettere in discussione quelli che sono i valori fondanti di Forza Italia, per Pier Silvio Berlusconi c’è bisogno di dovere rinnovare il partito. Antonio Tajani merita profonda gratitudine per avere portato avanti quella che era stata la colonna portante della Casa delle Libertà successivamente alla morte del suo Papa; Pier Silvio dice loro grazie.
Ma si dice anche ben consapevole che la politica esige un ricambio generazionale tanto nel fisico quanto nelle idee. Una persona matura difficilmente può essere vista in assoluto come rappresentativa delle istanze dei giovani, e Pier Silvio sottolinea l’importanza di dovere procedere “con nuovi volti e con un nuovo e rinnovato programma. E comunque ci vorrebbe un rinnovamento in generale anche per tutta quanta la politica in generale”.
Se Pier Silvio Berlusconi si conferma essere un sostenitore di Giorgia Meloni, in tanti, al contrario, ricorderanno la scontro che la premier ebbe con Vincenzo De Luca, che dopo dieci anni ha appena svestito i panni di governatore della Regione Campania.
