Ancora un’aggressione ai danni del personale ospedaliero, al San Paolo di Napoli un infermiere è stato picchiato: la vicenda.
Ancora un’aggressione in Pronto Soccorso, questa volta è accaduto all’ospedale San Paolo di Napoli, dove un infermiere è stato preso a pugni durante il suo turno di lavoro. L’uomo stava cercando di gestire un paziente, accorso nella struttura, con il sospetto di meningite. Il personale dell’ospedale aveva appena attivato tutti i protocolli necessari per limitare il rischio infettivo.
Gli operatori dell’ospedale San Paolo hanno riferito alle Forze dell’Ordine di aver riconosciuto immediatamente i sintomi di un presunto caso di meningite in un paziente accorso nella struttura. Era in pessime condizioni fisiche e richiedeva un ricovero urgente. E così, si sono subito attivate tutte le misure necessarie per contenere un eventuale rischio infettivo, ma i parenti del paziente si sono rivoltati, scatenando il panico in reparto.
I parenti, i quali si sono visti allontanare dal paziente, si sono rivoltati. Il padre ha iniziato a inveire contro gli infermieri, scatenando il caos nel reparto. Nonostante i tentativi di spiegazione, da parte del personale, per calmare gli animi e riportare tutto all’ordine, l’uomo ha dato di matto, mettendo in discussione l’efficacia delle procedure.
Non appena uno degli infermieri ha provato a calmare l’uomo, il confronto è subito degenerato nell’aggressione fisica. Uno degli infermieri è stato colpito con un forte pugno al torace, pericolosissimo e che avrebbe potuto creare danni al cuore. A quel punto, uno degli operatori ha provveduto a chiamare le Forze dell’Ordine.
I Carabinieri hanno proceduto con l’identificazione dei responsabili, mentre l’infermiere picchiato si è sottoposto ad accertamenti medici. Un episodio che scuote tutti, sul quale è intervenuto Giuseppe Alviti, presidente dell’Associazione Guardie Particolari Giurate, chiedendo maggiori misure di sicurezza in tutti i reparti e in tutte le strutture ospedaliere.
Purtroppo, quello delle aggressione ai danni di personale ospedaliero è un fenomeno ancora troppo diffuso. Le stime parlano di oltre 20 mila casi all’anno, aggressione verbali e fisiche ai danni degli operatori sanitari italiani. Nel 2025 si è registrato anche un aumento di casi nei Pronto Soccorso, specie da parte dei pazienti. Le vittime sono infermieri, ma anche medici, aggrediti dai pazienti o dai loro parenti.
Tantissimi gli episodi di violenza, molti dei quali non vengono nemmeno denunciati. Gli episodi di violenza colpiscono l’intero Paese, da Nord a Sud. Lombardia, Campania, Puglia, le Regioni più colpite, ma la piaga della violenza viene registrata anche in Sicilia, Lazio, Veneto, Piemonte, Toscana e Calabria. Sono numeri allarmanti, per un fenomeno che ha raggiunto ormai livelli critici.
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