Bruno Petrone accoltellato a 18 anni, la spirale di violenza che coinvolge giovanissimi: fermati in quattro

Quattro minorenni sono stati fermati dalla Procura per i Minorenni di Napoli dopo l’accoltellamento di Bruno Petrone, 18 anni, giovane promessa del calcio campano. Il ferimento è avvenuto nei giorni scorsi a Chiaia, la zona della movida di Napoli affollatissima, nella notte del 27 dicembre.

Contro il giovane era avvenuta una vera e propria spedizione la cui matrice non è ancora chiara. I presunti responsabili, tutti di età compresa tra i 15 e i 17 anni, sono stati raggiunti da un provvedimento di fermo eseguito dai carabinieri del Nucleo operativo Napoli centro. I militari avevano avviato serrate indagini raccogliendo numerose testimonianze e acquisendo le immagini dei sistemi di videosorveglianza sia pubbliche sia private.

Bruno Petrone
Bruno Petrone accoltellato a 18 anni, la spirale di violenza che coinvolge giovanissimi: fermati in quattro (FACEBOOK FOTO) – NapoliCityrumors.it

Proprio le analisi delle immagini estrapolate ha consentito di addivenire alla ricostruzione della dinamica e alla individuazione dei ciclomotori a bordo dei quali i cinque aggressori avevano raggiunto il posto, mettendo in atto la violenta aggressione ai danni del 18enne. Nella serata di ieri, 5 minorenni si sono presentati presso la caserma Pastrengo, sede del comando provinciale, dove sono stati lungamente interrogati dal sostituito della Procura per i Minorenni.

All’esito degli interrogatori solo quattro sono stati sottoposti al provvedimento di fermo e portati al Cpa dei Colli Aminei, in attesa dell’udienza di convalida. Il ferimento era avvenuto dopo l’una di notte. Bruno stava passeggiando con alcuni amici quando sono arrivati gli aggressori, a volto coperto, a bordo di due scooter. Si sono avventati sul loro bersaglio, accoltellandolo due volte, per poi fuggire. Il giovane è rimasto sul selciato, subito soccorso da una ambulanza.

La prognosi resta riservata, ma le condizioni del ferito si sono stabilizzate

All’ospedale San Paolo è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico, che ha comportato l’asportazione della milza. La prognosi resta riservata, ma le condizioni del ferito si sono stabilizzate e con il passare delle ore dai medici trapela cauto ottimismo. I militari hanno anzitutto ascoltato i giovani che erano in compagnia di Bruno e poi i suoi familiari.

Il 18enne, originario del basso Lazio, vive con i genitori nel centro di Napoli, dividendosi tra lo studio e l’attività calcistica. Bruno gioca nell’Angri, in provincia di Salerno, squadra locale che milita tra i dilettanti del campionato di Eccellenza. Il 18enne lo scorso anno aveva esordito in serie C con il Sorrento.

La zona di Chiaia
La prognosi resta riservata, ma le condizioni del ferito si sono stabilizzate (ANSA FOTO) – NapoliCityrumors.it

Tra le piste investigative c’è dunque quella che già altre volte ha provocato episodi di sangue tra giovanissimi: una lite per futili motivi, per uno sguardo di troppo, forse avvenuto qualche tempo prima nella stessa zona di Chiaia e che potrebbe aver suscitato la vendetta di un gruppetto di violenti. Le strade dei baretti di Chiaia sono già state in passato scenario di episodi di violenza.

Per alcuni mesi qui è stata istituita dal prefetto Michele di Bari una delle zone rosse cittadine, con la possibilità di allontanare soggetti ritenuti pericolosi. All’indomani del ferimento del 18enne, però, il comitato ChiaiaViva e Vivibile è tornato a invocare maggiori controlli: “Per noi residenti il senso di insicurezza si amplifica. I fatti parlano chiaro: è fondamentale che le istituzioni garantiscano presidi delle forze dell’ordine fino alla chiusura dei locali“.

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