Pensava di potere guadagnare una grossa cifra e di farla franca ordendo un piano che sembrava stesse funzionando, invece va a finire malissimo.
Cosa c’è di peggio che compiere un costosissimo acquisto su un sito di e-commerce o di un grosso nome del settore, attendere i giorni necessari affinché il proprio ordine venga spedito ed alla fine non vederlo arrivare a destinazione? A tutto questo deve avere pensato una donna, che aveva comprato una costosissima borsa griffata per farsela recapitare direttamente a casa. Purtroppo però del suo acquisto non vi era più traccia. Lei però non se n’è stata con le mani in mano.

Visto che si trattava di merce dal grosso valore, questa persona si è attivata in più modi possibili per cercare di ritrovare quanto andato perso. Anche perché le procedure per il rimborso non sempre si dimostrano essere facilmente percorribili, come pista. Ed alla fine lei stessa ha scoperto di essere rimasta vittima di una truffa, per altro anche ben congegnata. Un dettaglio però ha fatto la differenza, e ha portato il corriere stesso ad essere smascherato.
Cosa ha tradito il corriere disonesto
Questi aveva pensato a tutto. Mettere le mani sul pacco che scottava non era certo difficile, visto che il corriere fa questo per lavoro. Una volta aperto, l’infido dipendente di una nota società di consegne aveva scattato delle foto con l’obiettivo di postare tutto quanto su una piattaforma di compravendita online, per poterci guadagnare una bella somma.

Peccato per lui che la donna alla quale aveva sottratto la preziosa borsa firmata fosse una assidua frequentatrice di questo e di altri siti dove si compra e si vende di tutto. E dalle foto, la donna è riuscita a riconoscere la sua borsa. Come ha fatto, visto che, per quanto fosse un capo prezioso, anche questo assomiglia a tanti altri omologhi prodotti in serie?
La cosa è molto facilmente spiegabile: ognuna delle borse griffate d’alta moda della linea di appartenenza è stata fabbricata con tanto di targhetta identificativa in metallo cucita su, e che rende ciascuna borsa unica. E lei era al corrente di quale fosse il suo numero identificativo. La vicenda è successa proprio qui da noi in Italia, a Roma. E ha portato il corriere disonesto ad essere così individuato e denunciato per furto, ricettazione e truffa.
E c’è stata una ulteriore scoperta
Manco a dirlo, l’uomo è stato anche licenziato in tronco per giusta causa. La vittima aveva sporto regolare denuncia al III Distretto Fidene-Serpentara mostrando tutte le prove prodotte in suo favore. A quel punto è stato facile fare scattare una trappola, con gli agenti della Polizia di Stato che si sono finti un acquirente interessato a comprare la borsa. Con il corriere-ladro hanno così fissato un appuntamento per saldare e per ritirare il maltolto.

Il luogo dell’incontro era un parcheggio ubicato in via di Grottarossa. E grande è stato lo stupore del 37enne quando si è trovato al suo cospetto i poliziotti. I quali hanno potuto verificare con grande facilità che la borsa che l’uomo aveva con sé costituiva una prova del reato. Il corriere ha subito ammesso di avere perpetrato questa truffa, spiegando anche di avere prodotto una falsa notifica di consegna che attestava che la consegna del pacco era avvenuta previo ritiro del portiere dello stabile dove la destinatrice risiede.
Invece, ovviamente, non c’era mai stata alcuna consegna. E le forze dell’ordine hanno scoperto anche dell’altro materiale rubato, procedendo con la perquisizione dell’auto del corriere. Nel veicolo c’erano due hard disk presumibilmente sottratti con lo stesso metodo e pronti per essere rivenuti . Ed in casa sua la polizia ha trovato anche altra merce.





