Capodanno in Campania senza botti: la battaglia del Wwf tra tradizione, inquinamento e rispetto della natura

“Mentre da noi ‘si spara’ per divertimento altrove, in territori senza pace, ben altri tipi di mortai e granate esplodono ogni giorno, seminando devastazione e morte senza fine. Basterebbe questo ad indurci a riflettere”.

A parlare è Claudio d’Esposito presidente del Wwf Terre del Tirreno. L’associazione ambientalista anche quest’anno ha lanciato, in vista dei festeggiamenti per il Capodanno in Campania, un accorato appello per evitare l’uso dei fuochi pirotecnici, per privilegiare la sicurezza e dare un chiaro segnale di attenzione e sensibilità verso la natura.

Cane spaventato da botti
Capodanno in Campania senza botti: la battaglia del Wwf tra tradizione, inquinamento e rispetto della natura – NapoliCityrumors.it

Il Wwf ha invitato tutti i sindaci a vietare l’uso di quei botti e fuochi pirotecnici che per dimensioni, entità del rumore e gittata rappresentano un grave rischio e disturbo non solo per l’uomo ma anche per gli animali domestici e selvatici, tra cui gli uccelli svernanti sulla costa dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella e all’interno del Parco Regionale dei Monti Lattari.

La legge 447/95 riserva ai Comuni la verifica del rispetto della normativa per la tutela dall’inquinamento acustico. A questa si aggiungono le norme all’interno dei Parchi che impongono il divieto di disturbo della fauna selvatica, dove vivono numerose specie protette che sono estremamente sensibili al disturbo acustico, tra queste il raro gabbiano corso, oltre a rapaci notturni, volpi e pipistrelli.

D’Esposito: “Sappiamo che l’abitudine a sparare i botti è dura a morire”

Il livello di consapevolezza cresce sempre più nei cittadini. Un giorno non ci sarà più bisogno di lanciare appelli a non sparare i botti di fine d’anno. – ha dichiarato d’Esposito – Sappiamo che l’abitudine a sparare i botti è dura a morire, ma siamo fiduciosi che se saremo in grado di invertire la rotta le cose cambieranno in meglio. L’ordinanza anti-botti che chiediamo ai sindaci è un segno di civiltà e un segnale importante, anche se non è facile, poi, farla rispettare”.

In penisola sorrentina è da diversi anni che aderiscono all’appello del Wwf numerosi Comuni, tranne Sorrento. “Sappiamo bene – ha continuato il presidente del Wwf – che non tutti vogliono rinunciare a questa tradizione. E che le tradizioni spesso rappresentano parte della nostra identità culturale. Ma esse vanno adattate alle nuove esigenze e normative come è normale che sia in una nazione civile”.

Cagnolino spaventato da botti
D’Esposito: “Sappiamo che l’abitudine a sparare i botti è dura a morire” – NapoliCityrumors.it

Al di là del frastuono, i fuochi artificiali sono causa anche di un grave inquinamento. Con emissioni di particolato fine e composti altamente pericolosi. Tra cui metalli pesanti ed elementi pericolosi quali antimonio, bario, arsenico e altri con valori non trascurabili.

È dimostrato come la notte di Capodanno si registri un inquinamento dell’aria. Con particolare riferimento alle polveri sottili, superiore a quello dell’attività di un anno di numerosi inceneritori. Il danno è amplificato dalla simultaneità dell’evento, quando l’intero territorio è “bersagliato” da esplosioni pirotecniche.

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