Altri due episodi di assalti agli Atm questa notte in provincia di Napoli hanno fatto alzare l’asticella dell’attenzione. Ancora una volta i malviventi hanno utilizzato la cosiddetta tecnica della marmotta.
Il nome della tecnica deriva dalla forma dell’ordigno artigianale utilizzato dai criminali per far saltare in aria lo sportello. Si tratta di una piccola scatola di metallo che ricorda un animale che si infila in una tana. Il dispositivo viene riempito con gas esplosivo o con polvere pirica, e poi inserito nella bocchetta per l’erogazione del denaro oppure in una fessura praticata sullo sportello.

A quel punto la scatola viene fatta esplodere a distanza o con una miccia. L’esplosione distrugge il meccanismo interno dell’Atm permettendo ai ladri di accedere al denaro contante presente nei cassetti, evitando anche l’attivazione dei sistemi di protezione con inchiostro indelebile.
Come già accennato, la tecnica è stata utilizzata per ben due volte la notte scorsa in provincia di Napoli.
Tecnica della marmotta: i casi di Marigliano e Pomigliano
In via Vivaldi a Marigliano i criminali hanno fatto esplodere l’Atm dell’Ufficio postale e poi hanno portato via l’intero dispositivo. In piazza Sant’Agnese a Pomigliano d’Arco l’altra esplosione ma, in questo caso, i malviventi non sono riusciti a portare via l’Atm della filiale della Credit Agricole. A indagare su entrambi gli episodi sono i carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna.
I danni restano da quantificare, e non risulta nessun ferito. Pochi giorni fa, invece, a Scisciano, sconosciuti hanno fatto esplodere l’Atm di una banca in via Ferrovia. Sul posto intervenuti i carabinieri della stazione locale e del nucleo operativo di Nola. A inizio dicembre poi a Brusciano, in via Camillo Cucca, un bancomat dell’Istituto di Credito Popolare è stato scardinato con la medesima tecnica esplosiva.

Il fenomeno degli assalti con la strategia della marmotta è aumentato sensibilmente. Tanto che Poste italiane ha annunciato di aver spento gli sportelli dalle 19 alle 8 e 30 per ridurre i furti notturni in alcune aree di Puglia, Basilicata e Campania. Proprio in quest’area nel novembre scorso i carabinieri di Campobasso hanno sgominato una banda specializzata negli assalti ai bancomat.
L’inchiesta era stata denominata proprio Marmotta e ha portato all’arresto di otto persone accusate di associazione per delinquere finalizzata a furti con esplosivo ai danni di sportelli Atm. La banda sarebbe responsabile di oltre ottanta assalti in ogni zona del Paese, compresi colpi anche nel territorio dell’Avellinese.





