Le scosse sismiche ai Campi Flegrei non si fermano e il governo appare sempre più confuso: migliaia di cittadini vivono in stato di allerta.
I Campi Flegrei si trovano all’interno di un’area collocata nel Golfo di Pozzuoli, precisamente ad ovest di Napoli. Inoltre, l’intera aerea flegrea è formata da molti Comuni campani, alcuni dei quali sono Napoli, Pozzuoli, Quarto ecc. Più specificatamente, questa enorme area è una vera e propria caldera grande circa 15-18 km. E non solo: è possibile osservare tantissimi crateri e almeno 24 edifici vulcanici, alcuni dei quali eruttano gas a causa del fenomeno chiamato bradisismo. Quest’ultimo provoca anche il sollevamento del suolo e le conseguenti scosse sismiche.

Non a caso tra il 1970 e il 1972 il suddetto fenomeno ha sollevato il suolo di circa 170 cm, precisamente nella zona del porto di Pozzuoli. Un secondo rigonfiamento del suolo si è verificato tra il 1982 e il 1984. Successivamente, il terreno è ritornato ad abbassarsi nuovamente fino al 2005.
I Campi Flegrei preoccupano il governo
Il fenomeno del bradisismo può essere paragonato al respiro dei polmoni: c’è un periodo in cui il suolo si gonfia e un altro in cui si sgonfia. Per questo motivo è conosciuto anche con il termine “respiro vulcanico”. Per la precisione, è un fenomeno che avviene ciclicamente, che consiste nel sollevamento e nell’abbassamento della caldera.
Pertanto, questo movimento provoca delle scosse sismiche, che fanno preoccupare i cittadini. Ad ogni modo, la fase di sollevamento è ripartita dal 2005 e oggi sta raggiungendo il suo culmine. Purtroppo, da molti mesi l’area flegrea è interessata da tantissimi sciami sismici, uno dei quali ha toccato i 4.2 di magnitudo. Ovviamente, queste infinite scosse trasmettono allarmismo, soprattutto perché non si hanno informazioni certe su ciò che sta accadendo.

In realtà, ci sono un’infinità di informazioni non note sul vulcanismo, poiché gli esseri umani studiano questi fenomeni solo da qualche secolo. I vulcani, invece, hanno una vita di milioni di anni, quindi per conoscere tutti i segreti bisognerebbe avere milioni di anni di dati. Attualmente, il livello di allerta ai Campi Flegrei è impostato sul giallo, anche se il ministro Musumeci ha affermato che potrebbe alzarlo.
Tuttavia, la Commissione grandi rischi non è d’accordo sull’innalzamento del livello di allerta, poiché non ci sono segnali allarmanti. Chiaramente, queste dichiarazioni contrastanti allarmano ancora di più i cittadini. In modo particolare, il presidente della Commissione grandi rischi Eugenio Coccia ha affermato che bisogna aumentare la preparazione, ma non il livello di allerta. In altre parole, occorre lavorare di più sui protocolli di evacuazione e sulla preparazione dei cittadini per un eventuale innalzamento di livello.
Tuttavia, ciò che ha allarmato maggiormente i campani è stato il comunicato diffuso dalla Protezione Civile, il quale riportava le dichiarazioni del ministro Musumeci. Più specificatamente, qualora le attività vulcaniche dovessero continuare, il ministro sarebbe pronto a portare il livello di allerta al colore arancione. Naturalmente, il comunicato ha diffuso una profonda preoccupazione, poiché l’allerta arancione significa “rischio eruzione imminente”. In realtà, il comunicato diffuso dal ministro è stato letto in modo sbagliato: il contenuto originale affermava semplicemente di mantenere alto il livello di monitoraggio.