Campi Flegrei, spunta il documento segreto che fa infuriare i sindaci: eruzione più vicina del previsto?

Recentemente, è spuntato un documento segreto inerente ai campi Flegrei, che ha fatto infuriare i sindaci campani. Ecco di cosa si tratta.

Una delle aree più pericolose al mondo è senza dubbio quella situata nelle vicinanze del golfo di Pozzuoli, precisamente ad ovest di Napoli. Quest’area, che è caratterizzata da una vasta caldera vulcanica, è conosciuta in tutto il mondo con il termine Campi Flegrei. La zona è inoltre abitata da quasi 3.000 anni, infatti gli antichi greci colonizzarono il territorio campano nell’VIII secolo a.C.

divulgato un documento segreto
Documento segreto sui Campi Flegrei – napoli.cityrumors.it

Dopodiché, arrivarono i romani che espansero gli insediamenti, creando anche un centro militare ed economico. Oggi, i Campi Flegrei sono formati da vari centri abitati, come ad esempio il Comune di Pozzuoli, di Bacoli di Monte di Procida ecc. Ad ogni modo, nell’area risiedono circa 500.000 persone.

Il documento segreto sui Campi Flegrei

Ultimamente, l’area dei Campi Flegrei è stata colpita da una serie di sciami sismici, i quali hanno prodotto numerose scosse di terremoto fino a magnitudo 4.2. Secondo i geologi, si tratterebbe di un fenomeno che avviene ciclicamente, chiamato Bradisismo. Quest’ultimo è caratterizzato da un vero e proprio “respiro vulcanico”: in alcuni periodi l’area calderica si gonfia sollevando il suolo, mentre in altri momenti si sgonfia abbassando nuovamente il terreno. Gli spostamenti causano ovviamente delle piccole scosse sismiche, che generano preoccupazione tra le persone. In questo momento, i Campi Flegrei si trovano nella fase di espansione, quindi gli scienziati stanno assistendo al sollevamento del suolo.

divulgato un documento segreto
Campi Flegrei – napoli.cityrumors.it

Tuttavia, non conoscendo tutte le informazioni sull’attività vulcanica, non è possibile fare delle previsioni accurate sul futuro. Recentemente, è stato divulgato il verbale ufficiale scritto dalla Commissione Grandi Rischi, sul quale è possibile leggere ben sei pagine allarmanti. In modo particolare, si evince che il magma si sta avvicinando alla superficie: è passato infatti dal serbatoio situato a 7-8 km di profondità ad un altro serbatoio presente a soli 4 km. Una delle pagine del verbale si è soffermata anche sul rischio di fratturazione delle rocce, le quali potrebbe danneggiarsi dalla pressione dei fluidi magmatici.

E non solo: la Commissione ha affermato che l’aumento delle scosse sismiche e la risalita del magma non sono da escludere. Pertanto, gli esperti della Commissione Grandi Rischi consigliano alla Protezione Civile e agli scienziati della INGV di intensificare i controlli di monitoraggio. I sindaci dei Comuni interessati hanno ovviamente criticato la scelta di aver divulgato queste informazioni, senza essere stati interpellati per primi. Il sindaco di Bacoli, ad esempio, ha dichiarato che i vertici della Commissione hanno sempre rassicurato i primi cittadini, confermando che tutto fosse sotto controllo. Ora invece si scopre che il magma è magicamente risalito fino a soli 4 km dalla superficie.

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