In pensione a 57 anni è possibile da subito e nel 2024 ma solo per 3 categorie di lavoratori

La pensione a 57 anni di età sembra un’utopia eppure per tre categorie di lavoratori è una reale possibilità. Scopriamo per chi e a quali condizioni. 

La Manovra 2024 ha inasprito alcune misure pensionistiche anticipate rendendo più difficile il pensionamento ma non per alcune categorie di lavoratori.

In pensione a 57 anni, per quali lavoratori?
In pensione a 57 anni, quando è possibile (Napoli.cityrumors.it)

Gli scivoli di pensionamento anticipato permettono ai lavoratori di lasciare il mondo del lavoro prima del compimento dei 67 anni di età. Questo il requisito anagrafico della pensione di vecchiaia, affiancato dal requisito contributivo di minimo venti anni. Chi non vuole attendere i 67 anni per la pensione può valutare la possibilità di uscita anticipata. Le misure previste dal sistema previdenziale italiano sono diverse ma rivolte a particolare categorie di lavoratori.

Opzione Donna si rivolge alle lavoratrici, Quota 103 a chi compie 62 anni di età e ha maturato 41 anni di contributi. L’APE Sociale si rivolge a invalidi, caregiver, disoccupati e addetti ai lavori gravosi che compiono 63 anni e cinque mesi nel 2024 e hanno accumulato 30 o 36 anni di contributi.

Chi può andare ancora prima in pensione? Per esempio a 57 anni?

In pensione a 57 anni per tre categorie, scopriamo quali

Invalidi e precoci possono andare in pensione a 57 anni nel 2024 scegliendo appositi scivoli pensionistici.

La pensione per chi compie 57 anni
La pensione per chi compie 57 anni (Napolicityrumors.it)

L’APE Sociale per i precoci permette di andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età. Basterà, però, aver maturato almeno un anno di contribuzione prima dei 19 anni. Facendo due conti, aver iniziato a lavorare a 16 può aprire le porte verso la pensione. Anche chi ha iniziato a lavorare a 14 anni se uomini e 15 anni se donne potrà accedere alla pensione con una carriera continua senza interruzioni contributive. La pensione anticipata anticipata ordinaria, infatti, permette di lasciare il lavoro con 42 anni e dieci mesi di contributi se uomini e 41 anni e dieci mesi se donne.

Poi c’è la pensione di invalidità per le lavoratrici private donne con invalidità dell’80% e venti anni di contributi versati. Potranno richiederla a 56 anni con una finestra di decorrenza di dodici mesi. Significa che il vero pensionamento arriverà a 57 anni. La stessa misura permette agli uomini con la stessa percentuale di invalidità di andare in pensione a 61 anni (62 considerando i dodici mesi della finestra di decorrenza).

Le tre formule citate non cambieranno fino al 31 dicembre 2023. Qualche modifica è prevista nel 2024 per l’APE sociale con pensionamento concesso a 63 anni e cinque mesi di età. Diminuiscono anche le categorie della lista dei lavori gravosi. Ritornano quindici diminuendo la platea dei beneficiari della pensione anticipata.

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