La cantante durante una lunga intervista ha avuto modo di parlare di un momento abbastanza complicato della sua carriera
Ha dovuto attendere cinque lunghi anni Laura Pausini, nel frattempo si è immersa in tante riflessioni e valutazioni. È stato forse il periodo più difficile da attraversare, soprattutto perché intorno a sé ha sentito che veniva a mancare il supporto che fino ad allora l’aveva accompagnata: “È la prima volta che passa così tanto tempo”, ha ammesso nella chiacchierata con Gialunca Gazzoli al podcast Passa dal BSMT.
Un’intervista fiume, all’interno ha affrontato diverse tematiche tra cui proprio questa. “Nell’ultima tournée, quella del 2018, ero un po’ provata – diciamo così”, ha spiegato cercando di ripercorrere le tappe che poi l’hanno portata a superare l’ostacolo davanti a cui la vita l’aveva posta. Un percorso lungo e faticoso grazie al quale è riuscita a uscirne da vincitrice, rinascendo.
Dopo 5 anni di stop, Laura Pausini ce l’ha fatta: “Cominciavo a sentire…”
Ha preso forma gradualmente il suo ultimo progetto discografico Anime Parallele, uscito lo scorso 27 ottobre dopo cinque anni di silenzio. Laura Pausini ha deciso di prendersi tutto il tempo per capire in quale direzione procedere con la sua carriera, il rischio è stato quello di rimanere impantanata in una situazione poco fruttuosa a livello artistico.
“Sono cinque anni che non esco con un inedito. Ed è anche la prima volta che tra un disco e l’altro passa così tanto tempo”, ha esordito così ai microfoni del podcast di Gianluca Gazzoli Passa dal BSMT e poi ha aggiunto per completare il quadro: “Normalmente sono molto produttiva, specialmente quando sono in tour, scriviamo sempre tantissimo di solito. Nell’ultima tournée però, quella del 2018, ero un po’ provata”.
La pressione è stata tanta e difficile da gestire: “Cominciavo a sentire delle voci attorno a me, anche di diverse persone importanti della mia casa discografica. Mi facevano capire che c’era qualcosa che non li convinceva più o che comunque gli anni stanno passando. Sono cose che ti dicono sia in Italia che in Nordamerica”.
Un mondo completamente stravolto negli ultimi anni e profondamente distante da quello degli anni Novanta: “Non oso immaginare le persone che entrano nel mondo della discografia adesso, l’approccio è completamente diverso. L’investimento ora è basato soprattutto su un singolo, piuttosto che su un percorso, su una carriera”.
