Il prossimo anno questi pensionati incasseranno un assegno di 6.947 euro: ecco chi rientra nella platea selezionata dall’INPS.
Da gennaio 2024 scatterà un altro aumento per loro: merito della rivalutazione degli assegni pensionistici calcolata sulla base dei dati relativi all’inflazione, in maniera da adeguare gli importi al crescente costo della vita.
Al momento il tasso provvisorio si attesta al 5,4%. Per capire quale sarà il dato definitivo bisognerà attendere il dato sull’inflazione registrata nell’ultimo settembre. Ecco di quanto andranno ad aumentare gli assegni e quali saranno i limiti di redditi per poter richiedere il sussidio.
Vediamo le novità in vista per l’inizio del prossimo anno e quali saranno gli anziani coinvolti negli aumenti. Quello che c’è da sapere.
Ci sono delle novità in arrivo per chi percepisce l’assegno sociale, conosciuto anche come pensione sociale. Da gennaio 2024 infatti scatterà un ulteriore aumento grazie alla rivalutazione degli importi calcolata sulla base dell’inflazione.
La pensione sociale spetta a chi ha compiuto almeno 67 anni e integra ogni mese il reddito in caso di necessità economica. All’assegno pieno hanno diritto soltanto i beneficiari che non dichiarano alcun reddito. Altrimenti l’importo dell’assegno sociale si calcola sottraendo all’importo annuo il reddito dichiarato, da dividere poi per 13 (il numero delle mensilità). L’importo della pensione sociale non è fisso, ma viene calcolato in base all’inflazione. Anche sull’assegno sociale si applica una rivalutazione come per gli altri trattamenti previdenziali, in modo da mantenere il potere d’acquisto altrimenti eroso dall’inflazione.
Come detto, se prendiamo come riferimento l’inflazione dei primi tre trimestri del 2023 e le stime sull’ultimo trimestre dell’anno in corso, l’adeguamento degli assegni sociali si attesta al 5,4%. Per sapere quale sia il tasso di inflazione definitivo occorrerà però attendere il dato degli ultimi tre mesi del 2023. Tuttavia già questo mese gli assegni sono aumentati grazie al conguaglio 2023: il governo infatti ha anticipato di un mese l’operazione con cui si applica la differenza accertata tra tasso di rivalutazione provvisorio e definitivo, che per il 2022 è pari all’8,1% (+0,8% rispetto al dato provvisorio).
In conseguenza di questa decisione del governo la pensione sociale piena è arrivata a toccare i 507 euro mensili. L’importo totale annuo (calcolato su 13 mensilità) corrisponde a 6.594,9 euro e rappresenta anche il limite di reddito entro cui si può chiedere l’assegno sociale. Se teniamo come riferimento la rivalutazione al 5,4%, a partire da gennaio 2024 la pensione sociale andrebbe a raggiungere 534,4 euro (27 euro in più al mese). In un anno dunque l’importo dell’assegno sociale nel 2024 ammonterebbe alla cifra di 6.947,20 euro.
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