In+pensione+nel+2024+con+un+assegno+INPS+pi%C3%B9+basso%3A+i+motivi+sono+4
napolicityrumorsit
/2023/12/21/in-pensione-nel-2024-con-un-assegno-inps-piu-basso-i-motivi-sono-4/amp/
Economia

In pensione nel 2024 con un assegno INPS più basso: i motivi sono 4

Published by
Samanta Airoldi

Nel 2024 si rischia di andare in pensione con un assegno più basso del previsto. Vediamo le 4 ragioni alla base della penalizzazione. 

Il 2024 non sarà il più fortunato degli anni per chi si appresta ad uscire dal lavoro. Secondo i calcoli gli assegni previdenziali saranno più bassi del previsto per 4 motivi.

Pensioni più basse nel 2024/ Napoli.cityrumors.it

Anno nuovo ma pensione più bassa. Non buone nuove per chi si appresta ad andare in pensione il prossimo anno perché potrebbe ritrovarsi con un assegno mensile un po’ risicato e sicuramente più basso di quello che aveva calcolato. Ma anche chi in pensione c’è già e si aspettava aumenti cospicui resterà deluso.

Il 2024 non sarà un anno ricco per i pensionati come, invece, è stato il 2023. Quest’anno le pensioni sono state rivalutate dell’8,1% a cui si è aggiunta una rivalutazione speciale dedicata agli assegni pari o inferiori al trattamento minimo dell’Inps. L’anno che sta per iniziare, purtroppo, inizierà all’insegna dei tagli.

Pensioni nel 2024: ecco perché saranno più basse

Il 2024 non porterà buone nuove sul fronte delle pensioni. Purtroppo gli assegni previdenziali saranno più bassi di quanto ci saremmo aspettati per 4 motivi. Analizziamo la situazione nei dettagli.

Ecco perché nel 2024 le pensioni saranno più basse/ Napoli.cityrumors.it

La prima ragione è da rintracciare nella rivalutazione annua delle pensioni che, nel 2024, si fermerà appena al 5,4% contro l’8,1% del 2023. E si badi bene: solo le pensioni fino a 4 volte l’importo del trattamento minimo saranno rivalutate del 5,4% che corrisponderà al 100% del tasso dell’inflazione stimato per il prossimo anno. Gli assegni previdenziali più alti saranno rivalutati secondo percentuali più basse.

In particolare le pensioni che superano di 10 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps passeranno dall’attuale rivalutazione del 32% ad una rivalutazione di appena il 22% a partire da gennaio. Con la rivalutazione al 5,4% è stato stimato che le pensioni di 2.500 euro perderanno circa 12 euro al mese mentre le pensioni di 3.000 euro ci rimetteranno 70 euro lordi mensili. Ben 88 euro in meno per chi ha una pensione di 3.500 euro e tagli di 95 euro per gli assegni previdenziali di 4.000 euro.

Il secondo motivo per il quale nel 2024 le pensioni saranno più basse è dato dal fatto che non è stata riconfermata la super rivalutazione delle pensioni minime per chi ha più di 75 anni. Nel 2023 gli assegni degli over 75 erano stati rivalutati del 6,4% passando da 563,74 euro- il trattamento minimo dell’Inps nel 2023- a 600 euro. Nel 2024 la rivalutazione si fermerà al 2,7% e gli assegni arriveranno solo a 614 euro.

Terza ragione di pensioni più risicate: il ricalcolo contributivo per chi andrà in pensione con Quota 103. Dopo mille dubbi questa misura è stata riconfermata anche per il prossimo anno ma chi deciderà di accedere alla pensione anticipata con Quota 103 subirà perdite di circa il 20% sull’importo della pensione. Dal 2024, infatti, gli assegni di chi andrà in pensione con questa opzione saranno interamente ricalcolati con il sistema contributivo.

Infine la quarta e ultima ragione di scontento è dovuta alla decisione del Governo di penalizzare alcune categorie di lavoratori statali. Nel 2024 i sanitari, gli ufficiali giudiziari, i dipendenti degli enti locali e i docenti delle scuole materne e primarie parificate subiranno pesanti tagli sulla pensione. Il Governo Meloni ha infatti deciso che, nel 2024, chi deciderà di accedere alla pensione anticipata avrà un assegno previdenziale interamente ricalcolato con il sistema contributivo. Le perdite saranno altissime.

Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

Recent Posts

Napoli, arrivano nuove assunzioni dall’ABC: 100 posti di lavoro

L'azienda idrica napoletana, l'ABC, assume nuovi dipendenti: il nuovo obiettivo che si è posto  Ti…

1 mese ago

Scudetto, Di Lorenzo ora carica l’ambiente: il Napoli ha nelle sue mani

Nel momento in cui il futuro sembra ancora avvolto da incertezze, c’è chi non ha…

1 mese ago

“Un diritto per l’economia”, il convegno è un vero successo

Il recente convegno "Un diritto per l'economia", organizzato dall'Unione Industriali Napoli, ha rappresentato un'occasione unica…

1 mese ago

Museo della Moda, arriva a Napoli la rivoluzione nel settore

C’è un angolo del centro storico di Napoli dove i vestiti non si indossano soltanto:…

1 mese ago

Anticiclone subtropicale, arriva l’estate a Napoli: temperature in aumento

Napoli, fine aprile. Uscire al mattino con una giacca leggera è ormai un’abitudine che dura…

1 mese ago

Quando il futuro si costruisce tra le lamentele: il Tram del Mare divide Napoli

Il Tram del Mare divide Napoli: i lavori per la costruzione della linea creano disagi…

1 mese ago