Nel 2024 si rischia di andare in pensione con un assegno più basso del previsto. Vediamo le 4 ragioni alla base della penalizzazione.
Il 2024 non sarà il più fortunato degli anni per chi si appresta ad uscire dal lavoro. Secondo i calcoli gli assegni previdenziali saranno più bassi del previsto per 4 motivi.
Anno nuovo ma pensione più bassa. Non buone nuove per chi si appresta ad andare in pensione il prossimo anno perché potrebbe ritrovarsi con un assegno mensile un po’ risicato e sicuramente più basso di quello che aveva calcolato. Ma anche chi in pensione c’è già e si aspettava aumenti cospicui resterà deluso.
Il 2024 non sarà un anno ricco per i pensionati come, invece, è stato il 2023. Quest’anno le pensioni sono state rivalutate dell’8,1% a cui si è aggiunta una rivalutazione speciale dedicata agli assegni pari o inferiori al trattamento minimo dell’Inps. L’anno che sta per iniziare, purtroppo, inizierà all’insegna dei tagli.
Il 2024 non porterà buone nuove sul fronte delle pensioni. Purtroppo gli assegni previdenziali saranno più bassi di quanto ci saremmo aspettati per 4 motivi. Analizziamo la situazione nei dettagli.
La prima ragione è da rintracciare nella rivalutazione annua delle pensioni che, nel 2024, si fermerà appena al 5,4% contro l’8,1% del 2023. E si badi bene: solo le pensioni fino a 4 volte l’importo del trattamento minimo saranno rivalutate del 5,4% che corrisponderà al 100% del tasso dell’inflazione stimato per il prossimo anno. Gli assegni previdenziali più alti saranno rivalutati secondo percentuali più basse.
In particolare le pensioni che superano di 10 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps passeranno dall’attuale rivalutazione del 32% ad una rivalutazione di appena il 22% a partire da gennaio. Con la rivalutazione al 5,4% è stato stimato che le pensioni di 2.500 euro perderanno circa 12 euro al mese mentre le pensioni di 3.000 euro ci rimetteranno 70 euro lordi mensili. Ben 88 euro in meno per chi ha una pensione di 3.500 euro e tagli di 95 euro per gli assegni previdenziali di 4.000 euro.
Il secondo motivo per il quale nel 2024 le pensioni saranno più basse è dato dal fatto che non è stata riconfermata la super rivalutazione delle pensioni minime per chi ha più di 75 anni. Nel 2023 gli assegni degli over 75 erano stati rivalutati del 6,4% passando da 563,74 euro- il trattamento minimo dell’Inps nel 2023- a 600 euro. Nel 2024 la rivalutazione si fermerà al 2,7% e gli assegni arriveranno solo a 614 euro.
Terza ragione di pensioni più risicate: il ricalcolo contributivo per chi andrà in pensione con Quota 103. Dopo mille dubbi questa misura è stata riconfermata anche per il prossimo anno ma chi deciderà di accedere alla pensione anticipata con Quota 103 subirà perdite di circa il 20% sull’importo della pensione. Dal 2024, infatti, gli assegni di chi andrà in pensione con questa opzione saranno interamente ricalcolati con il sistema contributivo.
Infine la quarta e ultima ragione di scontento è dovuta alla decisione del Governo di penalizzare alcune categorie di lavoratori statali. Nel 2024 i sanitari, gli ufficiali giudiziari, i dipendenti degli enti locali e i docenti delle scuole materne e primarie parificate subiranno pesanti tagli sulla pensione. Il Governo Meloni ha infatti deciso che, nel 2024, chi deciderà di accedere alla pensione anticipata avrà un assegno previdenziale interamente ricalcolato con il sistema contributivo. Le perdite saranno altissime.
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