Governo sblocca 300 milioni di euro così da poter permettere a tutti di mangiare: accade in Italia proprio in questi giorni
Grandi novità per questi lavoratori: finalmente il loro grido di aiuto è stato ascoltato. Presto saranno pagati anche i loro stipendi: stiamo parlando degli insegnanti precari che ancora per le prestazioni del 2023 non sono stati pagati. Incredibile ma vero! Stiamo parlando di ritardi di mesi nei pagamenti che hanno ridotto questi onesti lavoratori alla fame.
La loro richiesta di aiuto però adesso pare accolta, e finalmente anche loro potranno fare la spesa. Questa vicenda ha tenuto banco su tutte le maggiori pagine dei quotidiani nazionali: stiamo parlando di un problema che si ripropone almeno da dieci anni e che riguarda migliaia di insegnanti precari di ogni ordine e grado. Dopo la drammatica lettera arrivata a un famoso quotidiano nazionale scritta da un insegnante della scuola dell’infanzia di Cagliari.
In essa questa professionista confessava tutto il suo disagio e dispiacere perché il suo conto dopo aver pagato le bollette era a zero e non poteva permettersi di fare la spesa pur avendo lavorato in quanto non aveva ancora ricevuto i compensi per le supplenze svolte da settembre 2023. La vicenda ha indignato tutto il popolo italiano e finalmente sembra che la soluzione sia vicina. Approvazione per l’intervento annunciato dal Governo Meloni è stata espressa dal sindacato Gilda che continua a premere per una soluzione definitiva del problema e non solo per questo anno. Cerchiamo quindi di capire che cosa è stato pensato dal Governo.
Governo: la proposta risolutiva
Finalmente, quindi, questa triste vicenda sembra arrivata al termine. Presto saranno pagate le supplenze degli insegnanti precari non ancora saldate. A questo scopo il Governo avrebbe stabilito una procedura straordinaria per rendere disponibile un volume finanziario di 300 milioni di euro circa in modo da saldare tutti quegli insegnanti precari che da settembre 2023 hanno effettuato delle supplenze brevi nelle scuole. L’esigibilità dei pagamenti parte il 18 gennaio 2024 e riguarda sia tutti i ratei pregressi del 2023 che gli emolumenti di dicembre autorizzati dalle scuole.
Una soluzione questa tampone, che però non sembra risolvere alla radice questo annoso problema che altrimenti potrebbe ripresentarsi anche l’anno prossimo. Per questa ragione, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha reso noto che le autorità preposte si stanno adoperando per trovare una soluzione che eviti il ripetersi di questa tragica vicenda negli anni a seguire. Puntualità nei pagamenti anche per questi lavoratori che contribuiscono a formare i cittadini di domani, sembra essere questa l’intenzione dell’attuale Governo targato Giorgia Meloni.