Pensione anticipata 2024: età, come richiederla e cosa cambia nel dettaglio. I requisiti promossi dalla nuova legge di bilancio.
La pensione anticipata subirà dei cambiamenti significativi dopo il 2024, compreso l’innalzamento dell’età pensionabile. La Manovra 2024, modificando il comma 521 della Legge 213/2023, prevede una sospensione dell’adeguamento alle aspettative di vita per i requisiti di anzianità contributiva per i trattamenti pensionistici anticipati.
Secondo quanto stabilito dal decreto MEF del luglio 2023, a partire dal primo gennaio 2025, i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici non saranno aumentati. Questo significa che la pensione anticipata di tipo Fornero richiederà ancora 42 anni e dieci mesi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi per le donne.
Nonostante la Manovra 2024 anticipi il blocco al 31 dicembre 2024, non ci saranno ulteriori cambiamenti per l’incremento delle aspettative di vita. In effetti, a meno che non intervenga una nuova legge, la legislazione attuale non prevede incrementi per l’aumento dell’aspettativa di vita.
Tuttavia, è possibile che il Governo intervenga nella Manovra 2025 per modificare questo scenario. Ad ogni modo, è importante sottolineare che le certezze riguardo i requisiti pensionistici possono essere ottenute soltanto “anno per anno”.
Fino al 1° gennaio 2027, i requisiti anagrafici per andare in pensione dovrebbero rimanere invariati. Per la pensione di vecchiaia, sarà necessario avere 67 anni di età e 20 anni di contributi. In merito a quella anticipata saranno richiesti 42 anni e dieci mesi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi per le donne. Per la pensione anticipata contributiva, invece, saranno richiesti 64 anni e 20 anni di contributi o 71 anni e 5 anni di contribuzione effettiva.
Per i lavoratori che svolgono mansioni usuranti e notturne, saranno previste le seguenti quote: 97,6 a 61 anni e 7 mesi con 35 anni di versamenti per i dipendenti e 98,6 a 62 anni e 7 mesi con 35 anni di versamenti per gli autonomi. La Quota 41 dei lavoratori precoci con 12 mesi di contributi versati prima dei 19 anni rimarrà invariata. Per la pensione in totalizzazione, sarà possibile andare in pensione a 66 anni o con 41 anni di contributi.
Le variazioni negative delle aspettative di vita non influiranno sugli incrementi degli anni successivi per i requisiti pensionistici, ma saranno compensati dagli aumenti futuri. Nel biennio 2023-2024, si è verificata una riduzione di quattro mesi nelle aspettative di vita, mentre nel 2025-2026 si prevede un calo di un mese. Secondo la legislazione attuale, queste variazioni negative dovrebbero essere assorbite da eventuali incrementi futuri delle aspettative di vita. Tuttavia, l’adeguamento biennale del requisito anagrafico in aumento non potrà superare mai i 3 mesi.
Conferenza stampa di vigilia per il tecnico dei partenopei a 48 ore dalla sfida di…
Un decesso improvviso e inspiegabile. Sono in corso le indagini sulla tragedia avvenuta nella serata…
A San Gregorio Armeno ci sono dei nuovi personaggi nei presepi e tra poco tutto…
Caserta: al via l’installazione di 22 nuove telecamere per la smart mobility. La nota della…
Un drammatico caso di violenze familiari ha portato alla luce un vasto sistema di usura…
La situazione sta degenerando giorno dopo giorno. Le aggressioni sono in forte aumento e le…