Le tensioni si acuiscono tra il principe Andrea e Re Carlo III: il sovrano sembra intenzionato a prendere un’importante decisione.
Re Carlo III, così come la madre scomparsa, tiene molto alla reputazione dei membri della Royal Family. Non a caso, quando divenne ufficialmente il nuovo sovrano regnante, mise in atto una serie di provvedimenti: lo sfratto di Harry e Meghan da Frogmore Cottage, l’allontanamento di Andrea dalla vita pubblica ed il ridimensionamento delle figure senior attive ed operative.
Quanto accaduto negli ultimi anni ha dunque implicato lo svilupparsi di una certa frustrazione. Così come Elisabetta II dovette affrontare una serie di scandali – tra cui le prime indiscrezioni riguardanti i segreti di Diana Spencer e Carlo stesso – così il suo primogenito tenta di sistemare i danni reputazionali provocati dalle persone a lui più care: dal figlio minore, al duca di York.
Per quanto il principe Andrea sia rimasto a Londra e non abbia rilasciato dichiarazioni in merito alla diffusione degli Epstein Files, quanto accaduto ha gettato inevitabilmente un’ombra cupa sulla sua reputazione. È molto più gravosa la situazione del fratello minore del sovrano, piuttosto che del duca del Sussex, in quanto si parla di un possibile e presunto coinvolgimento nei crimini del maniate arrestato nel 2019. Conseguentemente alla pubblicazione della notizia, Carlo III ha dovuto necessariamente escludere Andrea dalla vita pubblica e da tutti quegli eventi che sono associati alla corona inglese.
Per quanto esiliato simbolicamente, il duca di York si è trincerato nella Royal Lodge: storica residenza reale del valore di 260mila sterline l’anno, provvista di ben 31 stanze ed infiniti ettari di terreno. Firmò il contratto di locazione nel 2003 e vi si trasferì con le figlie, per poi essere raggiunto da Sarah Ferguson nel 2008. Gli estremi del documento stabiliscono che il residente debba occuparsi personalmente delle spese di ristrutturazione e mantenimento dell’immobile. Una condizione che Andrea non ha rispettato.
Esistono diverse ragioni dunque, che spingerebbero il monarca a sfrattare il fratello minore. Nonostante i ripetuti inviti – divenuti poi solleciti – di Carlo III, il duca di York non sembra intenzionato a lasciare la sua dimora. Il sovrano, dal canto suo, desidererebbe affidare la villa a Camilla, laddove la malattia dovesse portarlo via definitivamente. L’obiettivo risiede in un trasferimento definitivo di Andrea presso Frogmore Cottage – un villino più modesto, di cinque camere, ad un chilometro dal castello di Windsor. Di fronte alla mancata collaborazione del fratello, il primogenito di Elisabetta II ha deciso che smetterà di finanziare la squadra di sicurezza, composta da 10 persone.
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