Napoli, limoncello disperso in mare: il motivo è clamoroso

Il Limoncello resta senza dubbio uno dei liquori più famosi e diffusi della Campania, una bevanda particolare dal sapore dolce e con un forte aroma di agrumi

Una delle tradizioni più antiche che da Capri, passando per Sorrento e poi al resto della Campania, ha oramai allargato i suoi confini deliziando i palati degli italiani in ogni regione d’Italia. Il caratteristico colore giallo lo rende inconfondibile ancora prima di assaggiarne il gusto e tutto il sapore di limone con il quale viene distillato. Una preparazione degna dei migliori vini o amari locali che alcune volte richiede anche delle soluzioni estreme.

Il tipico distillato al gusto di limone – Napoli.cityrumors.it –

 

Non conosciamo molto sulle origini del limoncello e l’ipotesi più accreditata resta quella che fa risalire la nascita di questo distillato agli inizi del 1900, in una piccola pensione dell’isola di Capri, a opera di una signora che si prendeva cura del rigoglioso giardino di limoni e arance presente all’esterno della struttura. Fu però il nipote a registrarne poi, per primo, il marchio “limoncello” immettendo così, sul finire degli anni 80, la bevanda sul mercato.

Un liquore popolare

Capri, Sorrento o Amalfi, sono tante le città che rivendicano la paternità della nascita di questa bevanda dal colore e soprattutto dal sapore inconfondibile, ma l’unica cosa certa è che oramai è diventato un liquore apprezzato in tutta Italia e non solo. Il Limoncello resta l’indiscusso re del fine pasto, da quando è riuscito infatti nell’impresa di spodestare i cosiddetti “amari”, che da sempre hanno accompagnato la conclusione di un tradizionale pasto all’italiana. La preparazione di questo distillato resta almeno in apparenza molto semplice, i tipici limoni della costiera amalfitana sono la base di un buon limoncello, ma i segreti per renderlo perfetto sono tanti e ben custoditi. Ne abbiamo un esempio proprio in questi giorni quando una delle aziende produttrici più note della zona, ha deciso di ripetere un metodo di invecchiamento del tutto particolare e forse unico al mondo che aiuterà anche la ricerca scientifica.

Un esperimento scientifico del tutto particolare – Napolicityrumpors.it –

 

Metodo d’invecchiamento

Nelle prime ore della mattina di oggi, è stata immersa, nelle acque del porticciolo di Santa Lucia, poco distante da Castel dell’Ovo, nel golfo fi Napoli, una cassa contenente 450 bottiglie di limoncello dell’Antica Distilleria Petrone, una delle più famose dell’intera regione. Quello dei vantaggi e degli effetti del particolare “cantinamento subacqueo” di vini e liquori è un tema oggi molto dibattuto tra appassionati e addetti ai lavori, tenuto vivo dall’impegno delle aziende che si occupano di questo particolare settore che scelgono di destinare parte del loro budget proprio nella ricerca e sondare le potenzialità di diverse tipologie alternativa di affinamento e di invecchiamento. La tecnica dell’immersione subacquee ha avuto inizio proprio nel mare campano tre anni fa. Il limoncello resterà ora per circa un anno a 15 metri di profondità, dove verrà portato a maturazione protetto dalle profondità marine, a temperatura costante, al completo riparo dalle fasi lunari e in assenza di luce e ossigeno. Una volta riportato in superficie, il liquore verrà sottoposto a un programma di ricerca effettuato dal Dipartimento di Agraria dell’Università degli studi di Napoli Federico II, che avrà modo di studiare in modo scientifico gli effetti della permanenza subacquea sulla maturazione dei distillati. 

 

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