L’ennesimo femminicidio in Italia è avvenuto a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta. Ecco cosa è successo nella tragica mattinata di ieri
Doveva essere una mattinata come le altre quella di mercoledì 9 ottobre a San Felice a Cancello. La cittadina casertana stava per iniziare la solita routine quotidiana e lo stesso era per Eleonor Toci, una donna di 24 anni di origine albanese. Ma intorno alle 5 qualcosa è cambiato in modo tragico per la giovane.
Il marito, che si trovava nel letto con lei, si è scagliato con violenza contro la donna strangolandola. Il tutto è avvenuto sotto gli occhi dei figli, ancora sotto shock per quanto successo. Sono stati proprio loro i primi ad avvisare la zia di quanto successo e i carabinieri hanno immediatamente arrestato il 30enne. Un omicidio che al momento non ha un movente chiaro. L’uomo ha parlato di una lite prima del delitto, ma sono diversi punti da chiarire.
Omicidio San Felice a Cancello, la ricostruzione
La ricostruzione dell’omicidio è ancora al vaglio degli inquirenti. Stando alle prime informazioni che si hanno a disposizione, l’uomo subito dopo aver ucciso la moglie è uscito di casa lasciando da soli i figli con l’ormai cadavere della donna. Il 30enne prima è andato in piazza (un testimone lo ha notato con lo sguardo assente ndr) e poi si è recato a casa del fratello chiedendo di essere accompagnato in ospedale alla cognata.
La donna, però, avrebbe notato delle stranezze e così ha deciso di effettuare una videochiamata sul telefono della moglie dell’uomo. A rispondere è stato il nipote di sei anni, che le ha mostrato il corpo senza vita della madre. Immediata la chiamata ai carabinieri, che hanno fermato l’uomo e trasportato nella struttura penitenziaria di Santa Maria Capua Vetere con l’accusa di omicidio volontario.
I punti da chiarire
I punti da chiarire su questo omicidio sono tanti a partire dal perché del femminicidio. L’uomo ai carabinieri ha parlato di una lite prima del delitto senza, però, entrare nei dettagli. Una versione che, almeno per il momento, non sembra convincere gli inquirenti visto che i vicini non hanno confermato il racconto del 30enne.
Le indagini proseguono e gli inquirenti nei prossimi giorni ascolteranno ancora una volta l’uomo per cercare di capire meglio cosa è successo in questo appartamento di San Felice a Cancello. I punti da chiarire sono ancora differenti e per questo motivo si preferisce mantenere il massimo riserbo al momento.