Una truffa ai danni dello Stato, tanto che la Finanza, quasi per caso e per un controllo, l’ha individuato e poi pizzicato
Una truffa ai danni dello Stato. E l’ha fatto per vent’anni, una persona che ha intascato per tanti anni una somma che è diventata importante e con la quale ci pagava anche il mutuo.
Ad accorgersi di questa situazione è stata la Finanza, quasi per caso che ha individuato un falso cieco che per anni non faceva altro che incassare una pensione di invalidità per ben 20 anni e secondo gli organi competenti con la complicità della moglie. Ed è per questo che è scattato il sequestro in provincia di Napoli della pensione e perfino dell’abitazione.
A scoprire il tutto è stato il Gruppo della Guardia di Finanza Torre Annunziata che ha dato esecuzione finale ad un decreto di sequestro preventivo per un totale di una somma che è davvero imponente, visto che si tratta di un importo di ben 124.794,05 euro. Il dispositivo è stato emesso nei confronti di due coniugi di Castellammare di Stabia.
Entrambi risultano indagati, in concorso tra loro, per il reato di truffa aggravata per “il conseguimento di erogazioni pubbliche”. E’ quanto è venuto fuori da alcune indagini che hanno portato avanti i finanzieri per una persona che avrebbe preso per quasi vent’anni ma senza avere i giusti requisiti per la pensione per cecità totale, ma in verità è un ipovedente e non cieco totale.
La pensione per cecità assoluta dà anche I’indennità di accompagnamento e la complicità della moglie la rende non solo complice ma anche responsabile lei stessa di reato di truffa aggravata finalizzata all’indebita percezione di sussidi di invalidità.
L’indagato, insieme alla moglie, conduceva, a quanto risulta dalle indagini effettuate in questi mesi a una vita da persona normale e senza alcuna necessità di ausilio, come documentano perfino i video registrati dai finanzieri, con il soggetto in grado di camminare da solo e portare perino la spesa, attraversando la strada senza alcun ausilio di accompagno o di aiuto per farlo.
Nella nota d’indagine, che porta la firma del pm Fragliasso, c’è un retroscena clamoroso che racconta di un controllo per il rilascio di uno scontrino fiscale proprio da parte dei militari del Corpo, con il finto cieco che davanti agli agenti firmava senza alcuna difficoltà il verbale di constatazione previsto per il cliente, facendo ampiamente capire di non avere alcuna difficoltà nel vedere la situazione attorno a lui.
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