Trump aveva lanciato un proprio social network alla fine del 2021 ma le cose non sono andate come sperava l’ex Presidente.
L’8 Gennaio 2021 è una data storica per il social network che una volta era conosciuto come Twitter e che, verso la fine del Luglio 2023 è diventata X. In quella data del 2021, infatti l’account Twitter di Donald Trump veniva sospeso per sempre a causa delle ripetute violazioni degli standard della community messe in atte dall’ex presidente.
Tra le principali accuse rivolte a Trump c’era la diffusione via Twitter di fake news, soprattutto in merito ai presunti brogli elettorali che avevano decretato la sconfitta di Trump alle elezioni per il secondo mandato e di conseguenza all’elezione dell’attuale Presidente Joe Biden.
La cancellazione totale dell’account personale di Donald Trump arrivava anche a pochissime ore dall’assalto al Campidoglio Americano messo in atto dai sostenitori di Trump e che era stato ispirato e incitato proprio attraverso Twitter.
Nel momento in cui il suo account venne completamente cancellato – e vennero cancellati anche i twitter di protesta pubblicati con l’account ufficiale del Presidente degli Stati Uniti – Trump affermò di aver già previsto una simile evenienza e che aveva già preso provvedimenti.
Nascita e morte del social media di Trump
Nel giro di pochissimo tempo, quindi, Donald Trump affermò che stava lavorando alla creazione di una nuova piattaforma social e che, da quel momento in avanti, si sarebbe servito soltanto di essa per far sentire la propria voce mediatica.
In poco più di un anno l’ex Presidente Repubblicano aveva messo in atto il proprio progetto e il 21 Febbraio 2022 si accingeva a lanciare Truth, il social sviluppato dalla sua azienda Trump Media and Technology Group.
Da quel momento Donald Trump non avrebbe più usato altro social allo scopo di rafforzare la forza di Truth e convincere più utenti possibili, tra 75 milioni di americani che lo avevano votato, a iscriversi alla piattaforma.
Le cose non sono andate esattamente come Trump si aspettava e, dai dati emersi dagli ultimi rendiconti finanziari, pare che la situazione non sia più sostenibile. Dal momento del suo lancio a oggi, cioè nell’arco di poco meno di due anni, il social network ha fatto perdere 31,5 milioni di Dollari di investimento. Proprio a causa di queste perdite così pesanti l’annunciato servizio di streaming per contenuti di intrattenimento non è mai stato lanciato davvero, trasformandosi in un processo abortito prima ancora di vedere la luce.
In un documento ufficiale l’azienda avverte che non ritiene più sostenibile lo sforzo produttivo e progettuale dell’azienda. Questo significa in breve che, a meno di non riuscire a concludere la fusione con Digital Word, l’azienda che ha sviluppato il social network di Trump cesserà di esistere. Non si tratta dell’unico guaio finanziario per Trump, che in questi anni ha visto fallire anche il suo casinò di Atlantic City e altre aziende che commercializzavano prodotti con il suo nome, come la Trump Vodka.