Sono sempre di più gli italiani che lasciano la casa dei genitori tardi. A quanto pare, però, sembrerebbe essere di peggio.
La vita umana è scandita da tappe fondamentali. Ogni individuo ha i suoi tempi ed in quanto tali vanno rispettati. C’è chi riesce, per svariati motivi a conseguire la laurea in tempi brevi, chi invece ha bisogno di più tempo per raggiungere il traguardo. Lo stesso discorso vale per il lavoro. Alcune persone sono in grado di inserirsi nel mondo del lavoro con molta velocità, altri proseguono diversamente.
La vita, del resto, non è e non deve essere una gara. Anche se la società contemporanea tende a fare molte pressioni sulle nuove generazioni. Il mondo d’oggi è intriso di competizione, con un modus operandi in cui ogni giovane cerca di essere più veloce e performante di un altro.
Le nuove generazioni devono fare i conti con una società che gli offre ben poco. Difatti, almeno per quanto riguarda l’Italia, i posti di lavoro sono in continua diminuzione e questo provoca non pochi disagi. In tanti, dopo anni di studio e sacrifici, sono costretti a rinventarsi, adeguandosi a svolgere attività lavorative poco in linea con il percorso di studi. E dunque in un contesto economico non certo roseo, si tende a raggiungere l’indipendenza dalla famiglia d’origine sempre più tardi. Gli italiani vengono definiti “mammoni” o “bamboccioni”, anche se in realtà hanno solo poche opportunità per poter spiccare il volo.
I giovani italiani lasciano la casa dei genitori sempre più tardi
Arriva un momento della vita in cui si inizia ad avvertire il bisogno di avere maggiori spazi. Quel momento, solitamente, coincide con il raggiungimento dell’età adulta. Molti giovani fra i venticinque ed i trent’anni vorrebbero poter finalmente lasciare la casa dei genitori. Tuttavia la loro volontà va a scontrarsi con la dura realtà italiana. Mancanza di lavoro, costi degli affitti elevati, costo della vita alle stelle, fanno sì che i giovani del terzo millennio lascino la casa di mamma e papà sempre più tardi.
Nonostante vivere in famiglia abbia degli innegabili vantaggi, a nessuno fa piacere continuare a coabitare con i propri genitori ad oltranza. In tanti avvertono il bisogno di una propria privacy. Inoltre non è solo questione di spazi, ma anche e soprattutto di dignità di non continuare a pesare ad oltranza sulle spalle dei genitori.
Tuttavia quella che dovrebbe essere la normalità sta diventando una vera e propria chimera. Un qualcosa di difficile realizzazione, nonostante gli anni trascorsi sui libri non basta per ottenere un buon lavoro e l’agognata indipendenza. Tuttavia ci sono anche casi isolati di giovani che non sembrano affatto intenzionati a lasciare il nido, preferendo le comodità della vita con i genitori.
I giovani in Europa lasciano casa di mamma e papà in media a 24,6 anni. In Italia l’età del raggiungimento dell’indipendenza arriva a 30 anni. Tuttavia ci sono Paesi in cui la media è ben più alta. In Spagna e Bulgaria a 30, 3 anni, in Grecia a 30,7 mentre in Croazia a 33,4.