Hai davvero tutto in regola? IMU, IRPEF, IVA: tutte le tasse che rischiano di farti piangere il portafogli a fine anno ed il rischio di perdere il sostegno economico che potrebbe spettarti.
Gli appuntamenti con le scadenze di fine anno in ambito fiscale si fanno sentire. Già per alcuni ci sono da onorare le spettanze in merito all’Irpef, e nel caso dei lavoratori autonomi ci sono delle specifiche imposte rateali, solitamente da ottobre a dicembre. Ci sono diversi adempimenti che è d’obbligo rispettare per evitare che poi possano arrivare delle multe a casa. Tra le situazioni più note spiccano le scadenze che riguardano:
- rottamazione quater,
- acconti d’imposta,
- IRPEF,
- IMU,
- IVA,
- imposte sostitutive e contributi vari.

In merito alla rottamazione quater, vige la scadenza del 30 novembre per la relativa rata mensile, ma essendo domenica, si guadagna un giorno in più per il versamento di quanto dovuto. E quindi in questo caso la scadenza è fissata al 1° dicembre 2025 ma con una tolleranza fino al 9 dicembre. In ogni caso è sempre meglio rispettare le date precise. Questa è la decima rata del percorso previsto, o, per chi è stato riammesso, sarà la seconda rata del nuovo piano apposito.
Quali sono le scadenze fiscali per dicembre 2025?
A seconda dei piani di pagamento di riferimento, chi ha un piano con più di dieci rate può reperire i moduli per il pagamento dal sito ufficiale della Agenzia delle Entrate-Riscossione. Al quale si accede mediante apposito accesso con le proprie credenziali personali. Altrimenti puoi anche chiedere ad un patronato CAF. Eventuali storture, come il non avere rispettato una scadenza o il pagare meno di quanto dovuto, porterà alla perdita di benefici ed allo scattare di sanzioni. Con lo scattare del mese di dicembre poi sarà d’obbligo pagare:

- secondo acconto o unica rata di imposte sui redditi come IRPEF, addizionali, cedolare secca, ecc. ed IRAP;
- eventuali imposte sostitutive legate a rivalutazioni di terreni, partecipazioni o cripto-attività, se si è optato per tale regime;
- imposta di bollo su fatture elettroniche;
- comunicazioni fiscali obbligatorie per partite IVA, come la trasmissione dei dati delle liquidazioni IVA del terzo trimestre 2025.
Come se non bastassero le spese relative alle festività di fine anno, c’è da fare i conti anche con tutte queste scadenze ed obblighi tributari.
IMU, fatture ed adempimenti collaterali
Occhio anche all’IMU, la Imposta Municipale Propria, la quale esige il saldo della seconda rata per il 2025 entro il 16 dicembre prossimo. In questo caso il referente principale è il proprio Comune di residenza, che fissa delle specifiche aliquote da dover tenere presente per il calcolo dell’importo da pagare.
Potrebbe anche succedere di beneficiare di acconti già versati e che vanno quindi detratti. E poi ci sono la presentazione di comunicazioni IVA, bollo ed imposte sostitutive.
Per il pagamento bisogna munirsi di un modello F24. E se puoi, paga sempre in anticipo, quindi entro la prima finestra utile. La tolleranza non è una comodità: un ritardo può costare caro. Anche se, riguardo all’IMU, c’è una disposizione che farà piacere in diversi.





