A lanciare l’allarme è Federalberghi, nonostante la ressa tra i vicoli della città, gli alberghi restano mezzi vuoti: la fotografia nel ponte dell’Immacolata.
Ponte dell’Immacolata che presenta pro e contro, almeno alla luce del report pubblicato da Federalberghi, dove si osserva una città che esplode, con i turisti che affollano i vicoli e i negozi, ma con gli alberghi che restano con tante camere vuote. Un turismo fugace e a basso costo, che non fa altro che confermare una tendenza già evidenziata negli anni passati.
Gli alberghi napoletani lavorano a mezzo regime, specialmente gli hotel di fascia alta, mentre vanno meglio gli alberghi di fascia bassa, gli ostelli e i B&B, segno di un turismo a basso costo, frettoloso, e che non porta grossi benefici per l’economia del Comune e dei cittadini napoletani. Ancora un calo di prenotazioni nel ponte dell’Immacolata 2025, un trend negativo che si nota già da qualche anno.
Il turismo c’è, i vicoli di Napoli sono strapieni, con un flusso di gente costante a tutte le ore del giorno, pronte ad assaltare i negozi della zona centrale. Nel cuore turistico della città, tra Largo Maradona, San Gregorio Armeno, o le zone più belle dove sono presenti attrazioni e strutture, la folla pullula, dalle colline a lungomare, eppure, gli albergatori lamentano ingenti perdite.
L’offerta copre soprattuto il centro storico, a scapito di altre zone interessanti e turistiche ma che vengono ignorate dai turisti perché hanno il tempo contato. Si tratta di un turismo mordi e fuggi, e fuori dal centro storico le strutture alberghiere sono mezze vuote. Un grosso problema per le casse del Comune, e ovviamente per centinaia di lavoratori impiegati nel settore turistico e dell’accoglienza.
Federalberghi dà la colpa agli abusi, agli affitti brevi, alle case private trasformate in B&B, alla cattiva gestione dell’accoglienza e a un turismo che viene gestito male. Non solo albergatori, anche tassisti e altri impiegati nei trasporti lamentano le stesse mancanze, e le tariffe proposte sono tropo elevate per i turisti e visitatori giornalieri. Un problema che coinvolge non solo Napoli, ma che si estende anche alle altre grandi città d’Italia.
L’intera Italia sembra che sia stata svenduta, con le grandi città che strabordano di turisti, ma che non riescono a coprire i costi e a far lavorare tutti gli addetti al settore. Un turismo di bassa fascia, mordi e fuggi, che non porta grossa economia. Federalberghi chiede al Comune di Napoli e alla Regione Campania di combattere il fenomeno attraverso programmi specifici.
Occorre distrarre i turisti dal centro, portarli anche fuori, nelle zone più scoperte ma altrettanto belle, occorre puntare su iniziative di qualità, su una giusta informazione. Inoltre, la grande folla per le vie centrali paralizza la città e la vivibilità dei residenti. I turisti devono essere distribuiti in modo coerente e omogeneo, in modo tale da valorizzare tutte le attrattive e le bellezze di Napoli, che sono tante e non sono concentrate solo nella zona centrale.
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