I Campi Flegrei salutano un pezzo di storia. La ferrovia Cumana perde definitivamente uno dei suoi tratti più iconici: ora è ufficiale la chiusura
Un pezzo della Cumana che se ne va, una storica fermata a cui dobbiamo dire addio. A seguito dello smottamento del 24 dicembre scorso presso la stazione di Pozzuoli EAV, la circolazione ferroviaria è stata sospesa tra Bagnoli e Torregaveta. Un evento che non lascia spazio a facili soluzioni.
Ma cosa è successo esattamente? Durante i sopralluoghi tecnici, gli esperti hanno individuato una vasta cavità – una rete fognaria dismessa risalente all’epoca antica – che attraversa in diagonale i binari della stazione. Si tratta di un vuoto profondo 4,5 metri e largo almeno 4 metri, sufficiente a compromettere la stabilità dell’intera infrastruttura. E non è tutto: entrambe le banchine sono cedute e il fabbricato della stazione presenta crepe preoccupanti.
Gli scenari futuri sembrano ormai segnati. La tratta Gerolomini-Pozzuoli, inaugurata nel lontano 1889 e caratterizzata da un unico binario, non sarà più percorribile. Al suo posto, entra in gioco un progetto che punta al futuro: una nuova galleria di 1.300 metri, già in fase avanzata di realizzazione, prenderà il testimone.
Questo tracciato moderno, completamente sotterraneo e a doppio binario, collegherà la fermata di Gerolomini con un punto a nord di Pozzuoli, nei pressi dell’ex fermata Cantieri, un tempo sede dello stabilimento Sofer.
EAV sta accelerando i tempi. L’azienda punta ad attivare la nuova galleria con una procedura d’urgenza, sfruttando le deroghe previste nei casi di “interruzione di pubblico servizio”. Obiettivo? Ottenere tutte le autorizzazioni necessarie entro fine gennaio, consentendo così l’avvio delle operazioni il più presto possibile.
La perdita della tratta storica non è solo un problema tecnico, ma anche una ferita alla memoria collettiva. Questo percorso – che includeva fermate come Cappuccini e attraversava la suggestiva galleria omonima – ha segnato generazioni di pendolari e appassionati di storia ferroviaria.
Ma non possiamo dimenticare che proprio nella galleria Cappuccini, il 22 luglio 1972, si verificò un drammatico incidente: due treni in viaggio opposto si scontrarono, causando la morte di 5 persone. Un ricordo doloroso che aggiunge ulteriore peso simbolico alla chiusura definitiva di questo tratto.
Nel frattempo, i segnali di un addio definitivo sono sempre più evidenti. Nei giorni scorsi, le rotaie nei pressi dei passaggi a livello pedonali di Pozzuoli sono state coperte, un chiaro indizio che non ci saranno ripensamenti. Per chi viaggia, la circolazione resta regolare tra Montesanto e Bagnoli, mentre il tratto Bagnoli-Torregaveta è servito da autobus sostitutivi.
Un nuovo capitolo si apre per la Cumana, ma il prezzo da pagare è alto. Non solo in termini di costi e tempi di realizzazione, ma anche per l’addio forzato a un pezzo di storia locale. Sarà interessante vedere come la nuova infrastruttura sarà accolta dalla comunità e se riuscirà a farsi spazio nei cuori di chi, ogni giorno, si affida a questa ferrovia per spostarsi. La modernità riuscirà a sostituire la nostalgia?
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